ROMA - Il sistema Moggi è «una suggestione». Così l'avvocato Vincenzo Siniscalchi, difensore della Ss Lazio, durante il processo sportivo sul campionato 2004-2005, di fronte ai giudici della Caf. «Quello che a noi interessa» ha proseguito il legale, è capire se «è vero o non è vero che questa indagine è stata condizionata da questo teorema». Siniscalchi ha contestato la ricostruzione dei fatti legati al comportamento del presidente biancoceleste, Claudio Lotito: ovvero che si è appoggiato al sistema dominante in un momento di difficoltà della squadra, sulla stessa linea della Juventus. «Noi non abbiamo difeso i diritti della Lazio in nome di una cordata, noi non abbiamo iscritto alcuna ipoteca sull'elezione di nessuno» ha sostenuto Siniscalchi, respingendo tutte le accuse.
«Se non si dubita di questo illecito sportivo allora il dubbio ha avuto una sconfitta». Con queste parole l'avvocato Siniscalchi ha concluso il suo intervento difensivo in favore della Lazio.
Nel corso del suo discorso, Siniscalchi ha parlato anche della teoria, secondo la quale Lotito avrebbe ricevuto un trattamento di favore dal presidente della Figc, Franco Carraro, anche in virtù dei suoi legami con Capitalia. Il legale ha sostenuto, però, che Lotito con Capitalia «non ha niente a che vedere, anzi sta in una posizione di contrasto». Siniscalchi, inoltre, si è lamentato di un certo accanimento nei confronti del presidente della Lazio.
Leggendo quanto si è scritto sul ruolo di Lotito, secondo il legale, egli «diventa un personaggio scomodo, ingiustamente scomodo anche di fronte a organi che non dovrebbero fare differenze tra personaggi comodi e scomodi». E' come se Lotito fosse «sempre nel torto» sottolinea il difensore. In relazione a quanto contenuto nelle intercettazioni telefoniche, per Siniscalchi, quando Lotito chiama per lamentarsi degli arbitraggi fa «delle legittime rimostranze» e per Carraro rispondere era un «diritto-dovere». Volendo evidenziare il carattere goliardico delle conversazioni intercettate, Siniscalchi ha detto che la telefonata tra Innocenzo Mazzini, vicepresidente della Figc, e Claudio Lotito è una «pagina di cabaret indimenticabile» e un «delirio». Verso la conclusione dell'intervento, infine, un attacco all'ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, che aveva rilasciato delle dichiarazioni contro Claudio Lotito.
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