POTENZA - La Corte d'appello di Potenza ha respinto l'istanza di ricusazione dei magistrati della Procura potentina presentata dai difensori del sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi. La Corte ha ritenuto inammissibile l'istanza. La Procura generale di Potenza aveva dato parere favorevole, un atto tecnico preliminare.
I legali avevano presentato la richiesta per protesta sull'iter procedurale e per alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa. Salmoiraghi, interrogato martedì, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Fissata al 29 giugno l'istanza al Tribunale del Riesame adito dai difensori.
La richiesta di ricusazione del gip, Alberto Iannuzzi, da parte del sindaco di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi, «è manifestamente infondata» perchè le parole pronunciate dal giudice e pubblicate da un quotidiano hanno rappresentato «una generica illustrazione di un'attività di indagine, culminata nell'adozione di un provvedimento restrittivo già emesso».
Lo ha scritto la Corte di Appello di Potenza, che oggi ha dichiarato inammissibile la richiesta fatta dall'indagato, detenuto nel carcere del capoluogo lucano.
La Corte di Appello ha sottolineato che il gip ha fornito «elementi di conoscenza relativa ad un'indagine che, da quanto è dato desumere dalla fotocopia di un articolo di un quotidiano, pare abbia avuto vasta risonanza e diffusione». Secondo il collegio, quindi, «è da escludere nella maniera più tassativa che il giudice Iannuzzi abbia anticipato il proprio convincimento sulle successive fasi e sugli sviluppi processuali dell'indagine preliminare a carico di Salmoiraghi». Ed è da escludere, inoltre, che il gip abbia voluto, «sia pure in maniera implicita, anticipare il proprio giudizio» su un'eventuale istanza di remissione in libertà del sindaco di Campione d'Italia.
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