BARI - Nessuna pista è esclusa e nemmeno privilegiata nelle indagini sulla scomparsa di Francesco e Salvatore, i fratellini di Gravina scomparsila sera del 5 giugno scorso, così come non si può escludere qualsiasi ipotesi sulle loro condizioni e soprattutto se siano vivi o meno. Lo ha ribadito stamani, a margine di una conferenza stampa in Questura, il capo della squadra mobile, Luigi Liguori, che ha ricordato che sin dal primo giorno di ricerche le indagini sono state orientate a 360 gradi. «L'attenzione mediatica sul caso- ha sottolineato il vicequestore Liguori- ha spesso anche disturbato l'attività investigativa, con la pubblicazione notizie di false piste, di particolari che forse potrebbero intralciare le indagini». Anche oggi sono in corso colloqui con persone vicine alla famiglia dei fratellini, e il «pool» di 70 investigatori(oltre alla squadra mobile, l'ufficio minori e la polizia postale) con il supporto del direttore dell'Ufficio per le analisi crimini violenti, Carlo Bui, sta esaminando quanto raccolto in questi giorni. Il «faldone» sul caso sarebbe già composto da migliaia di pagine, le trascrizioni dei colloqui con le persone ascoltate, ma anche le centinaia di segnalazioni giunte ai centralini della Prefettura e della trasmissione tv «Chi l'ha visto». Tra le tante anche diverse «segnalazioni» da parte di «maghi» e «medium» che affermano di aver «visto» i due ragazzini, e la loro sorte.
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