PARMA - «Certamente Tanzi non spera nell'assoluzione: da questo processo non può avere grandi attese. E' il soggetto responsabile del crac per avere compiuto determinate azioni e per averne impedite altre. Ma d'altra parte, sicuramente, si attende la ricostruzione puntuale di quello che è accaduto». E' quanto ha detto a margine della prima udienza preliminare del processo Parmalat in corso oggi a Parma - che vede 64 imputati per bancarotta fraudolenta e associazione a delinquere - Giampiero Biancolella, uno dei legali di Calisto Tanzi.
«Il Cavaliere - ha spiegato Biancolella - ha interesse a che la ricostruzione dei giudici sia la più puntuale possibile e che venga stabilito con chiarezza che la Parmalat non è stata messa in piedi per creare una grande truffa. Un episodio come quello di Parmalat non deve più accadere: è necessario capire come un'azienda di questo tipo possa essere andata avanti grazie alla collocazione di bond ai risparmiatori». A questo proposito, il legale di Tanzi ha anche significativamente spiegato che la procura ha nella giornata odierna depositato i fascicoli riguardanti le banche, ritenute dai legali degli imputati le corrisponsabili del grande crac.
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