
LE MANS (Francia) - «Adesso dobbiamo vincerle tutte...». Valentino Rossi incassa un'altra delusione nel Motomondiale 2006 che, per l'iridato della MotoGp, si sta rivelando un calvario. Oggi, a Le Mans, la domenica del "dottore" si è chiusa in anticipo per il k.o. del motore della Yamaha numero 46. Rossi è stato costretto al ritiro mentre sembrava avviato ad un successo relativamente agevole. Rossi in classifica generale ora è ottavo con 40 punti, 43 in meno rispetto al leader, lo statunitense Nicky Hayden.
«Inutile dire che non mi aspettavo un epilogo del genere», dice Rossi ai microfoni di Italia 1. «Stavo andando relativamente piano, ero abbastanza tranquillo. Non so nemmeno cos'ho pensato quando il motore mi ha mollato».
Fino al momento del patatrac, la gara era stata praticamente perfetta. «Al momento del ritiro - prosegue Rossi - non c'era nessuna sfida con Pedrosa. Gli avevo dato 4"3... se la moto funziona bene, posso ottenere ottimi risultati. Le cose stavano andando nel migliore dei modi, anche le gomme scivolavano senza problemi».
«Poi però - aggiunge - ci si è messa la sfortuna. Non rompevo un motore dal 1998, credo... Peccato, perché oggi la moto era tornata quella dei vecchi tempi. Adesso, invece, ci ritroviamo con una situazione di classifica complicata. È difficile puntare al top e il distacco aumenta. Nonostante tutto, però, abbiamo dimostrato che, senza sfortuna, siamo competitivi. Mancano ancora 12 gare e il tempo per recuperare c'è. Resta il rammarico per gli inconvenienti che ci hanno impedito di andare a punti in 3 gare su 5». In realtà nella prima gara dell'anno, in Spagna, Rossi è riuscito a raccogliere 2 punti.
La sostanza, però, non cambia. «Adesso è inutile pensare a quale sia il rivale più pericoloso, visto che davanti a me ci sono molti piloti. Anzi, ce ne sono più davanti che dietro...».
L'obiettivo immediato è centrare il riscatto tra due settimane al Mugello. «Dobbiamo risolvere i problemi di chattering con le gomme da qualifica. In gara, però, abbiamo dimostrato che siamo competitivi».
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