ROMA - Strage con finalità di terrorismo: è l'ipotesi di reato formulata dalla procura di Roma in relazione all'attentato in Afghanistan che ha determinato la morte di due alpini e il ferimento di altri quattro militari. Il fascicolo è stato aperto dal pm Franco Ionta, capo del "pool" antiterrorismo, che attende per le prossime ore un rapporto ufficiale su quanto accaduto.
Il pm Ionta, che indaga su tutti i fatti di terrorismo che chiamano in causa nostri connazionali, civili e militari, all'estero, aveva di recente avviato un procedimento in relazione al ferimento di un architetto di Massa Carrara, Andrea Lorenzetti, coinvolto in un attentato suicida avvenuto l'8 aprile scorso alla base militare italiana a Herat, nell'Afghanistan occidentale. In quella occasione un kamikaze aveva azionato un'autobomba davanti all'ingresso di Camp Vianini, la sede della Squadra di ricostruzione provinciale (Prt) comandata dal nostro Paese. Nell'esplosione avevano perso la vita un militare di guardia, un poliziotto e l'attentatore stesso, identificato come un abitante di Herat. Oltre all'architetto erano rimasti feriti sette afghani.
Quell'episodio, rivendicato dai Talebani e subito finito nel dimenticatoio, aveva non poco allarmato la procura di Roma che, temendo una nuova ondata di attentati contro gli italiani in Afghanistan, aveva disposto una serie di accertamenti di natura investigativa sul posto.
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