MOSCA - Potrebbe essere stato un errore umano la causa della tragedia avvenuta oggi sul Mar Nero, dove è precipitato un Airbus A-320 delle linee aeree armene, Armavia, con 113 persone a bordo. La visibilità era ridotta a cento metri - ha riferito all'Interfax un tecnico di volo che ha chiesto di mantenere l'anonimato - ed i controllori di volo dell'aeroporto Adler di Sochi hanno detto all'Airbus A-320 di risalire a 600 metri e tornare per un nuovo tentativo di atterraggio dopo aver fallito una prima discesa. Il velivolo a quel punto potrebbe aver virato troppo bruscamente. «L'A-320 volava ad una velovità di 250 chilometri orari e questo potrebbe essere stato poco per riprendere quota», ha inoltre ipotizzato l'esperto.
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