MILANO - Letizia Moratti, scesa dal suo ufficio in via Durini, è entrata in corteo che passa per San Babila. I manifestanti urlano «vai a lavorare, vai a lavorare». Per l'entrata della candidata sindaco nel corteo ci sono momenti di tensione. Letizia Moratti è accompagnata oltre che dalla scorta anche da alcuni esponenti del sindacato e del centrosinistra, solo che dopo pochi metri le contestazioni si fanno così forti che la candidata sindaco è costretta ad abbandonare la manifestazione.
I poliziotti l'hanno scortata fuori all'altezza di via Cavallotti, lungo corso Europa.
Lasciando il corteo, Letizia Moratti ha ringraziato la Cgil, la Cisl e la Uil, che hanno voluto e consentito la sua partecipazione alla manifestazione del Primo Maggio.
«Ringrazio Cgil, Cils e Uil - ha detto Moratti - e la stragrande maggioranza del sindacato favorevole alla mia partecipazione».
Moratti ha quindi sottolineato l'importanza del sindacato: «Un sindacato che dimostra di essere aperto e capace di costruire relazioni industriali e sindacali positive. Dobbiamo guardare al futuro per costruire un domani di lavoro per tutti i cittadini milanesi e per tutti coloro che vengono a Milano. Lo potremo fare anche grazie a questo sindacato».
Alla domanda di un giudizio sulle contestazioni, la candidata sindaco ha replicato: «I fischi fanno parte della democrazia».
C'è stata una grande ressa, al momento in cui la Moratti lasciava il corteo: una giornalista di Telereporter è stata travolta dalla gente ed è caduta a terra.
Una donna, invece, ha riportato una leggera ferita alla fronte a quanto pare per l'urto di una telecamera, nella ressa.
«La partecipazione di Letizia Moratti diventa una provocazione per le tante persone che oggi partecipano al 1/o Maggio». Lo ha detto il candidato sindaco per il centrosinistra Bruno Ferrante dopo le contestazioni in corteo a Letizia Moratti.
«Credo comunque che sarebbe meglio che non ci fossero i fischi - ha sottolineato Ferrante - ma quando si partecipa in queste condizioni a una manifestazione come questa, era prevedibile che ci fossero i fischi. Ribadisco ancora oggi il mio no alle strumentalizzazioni, perchè anche i fischi possono servire in campagna elettorale. Bisogna essere coerenti sui valori e sui principi ed evitare ogni opportunismo politico proprio per non confondere i valori e i principi».
«Tra l'altro ritengo che Letizia Moratti fosse consapevole di quello che sarebbe successo - ha proseguito l'ex prefetto -. Non si può giocare su valori e principi per comodità elettorali».
«Oggi si celebra il lavoro come il 25 Aprile si celebrava l'antifascismo e la libertà - ha detto ancora Ferrante -, o ci si riconosce in questi valori o non si partecipa a queste manifestazioni. Letizia Moratti ha fatto un' alleanza con la Fiamma Tricolore dimostrando di non credere all'antifascismo».
«E d'altro canto - ha concluso il candidato sindaco del centrosinistra - lo ha dimostrato nella sua vita non partecipando mai alla festa della Liberazione e al Primo Maggio. La sua partecipazione diventa una provocazione per le tante persone che oggi partecipano appunto al Primo Maggio».
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