ROMA - Sarà presto in Italia per essere esaminato dagli esperti il mezzo blindato sul quale si trovavano i tre militari italiani ed un romeno morti in un attentato a Nassiriya. La procura di Roma ha posto sotto sequestro il veicolo militare ed ha avviato le procedure per farlo rientrare. Una volta a Roma, il mezzo sarà sottoposto ad accertamenti tecnici. I consulenti che saranno nominati in tal senso avranno il compito di ricavare quanti più dati possibili e di confrontarli con quelli già recuperati dai carabinieri sul luogo dell' agguato, al fine di ricostruire la dinamica dei fatti.
Oggi il pm Ionta, il quale ha deciso di farsi affiancare nelle indagini dai colleghi Pietro Saviotti ed Erminio Amelio, ha ribadito, come già fatto nei giorni scorsi, che quella riconducibile all' organizzazione del terrorista giordano Al Zarqawi «resta una delle possibili piste dietro l'attentato».
GIA' STASERA LE AUTOPSIE SU MILITARI ITALIANI Saranno eseguite stasera le autopsie sulle salme del capitano Nicola Ciardelli e dei marescialli dei Carabinieri Franco Lattanzio e Carlo De Trizio. A svolgere l'accertamento medico-legale saranno Giancarlo Arbarello, responsabile dell'istituto di medicina legale «La Sapienza», dove saranno compiute le autopsie, e Giovanni Umani Ronchi, gli stessi che, in passato, hanno esaminato i cadaveri di altri italiani morti in Iraq.
Agli accertamenti, disposti dai pm della Procura di Roma Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio, sarà presente anche un esperto dei carabinieri del Ris il quale avrà il compito di recuperare eventuali tracce di esplosivo ed altri reperti necessari per lo sviluppo delle indagini. Domani, quasi certamente, sarà firmato dalla procura il nulla osta per la sepoltura delle salme.
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