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BARI - «E' l'inizio, non la fine»: così il sindaco di Bari, Michele Emiliano, commenta l'atto finale dell'abbattimento del complesso abusivo di Punta Perotti che sorge sul lungomare della città, che comincerà stamane alle 10:30 per concludersi domani alla stessa ora. Il sindaco attende l'ora X nell'area destinata ai numerosi giornalisti presenti anche oggi.
«Noi abbattendo Punta Perotti - ha detto poco fa Emiliano - abbiamo lanciato una sfida a costruire la città, non ad abbatterla». «Non mi vedrete mai particolarmente soddisfatto - ha continuato - di questo inizio perchè quando si inizia a fare un lavoro si è molto concentrati, si hanno le idee chiare su quello che si vuole fare, ma in questo caso non si può essere ovviamente soddisfatti».
«Avremo il contributo della società di trasformazione urbana che - ha proseguito a proposito della riqualificazione dell'area - abbiamo promosso e rilanciato. Era un'idea della vecchia amministrazione che però escludeva l'area di Punta Perotti, noi includeremo l'area di Punta Perotti in questa società di trasformazione urbana».
«A questo lavoro - ha concluso - abbiamo messo mano già prima di cominciare l'appalto per l'abbattimento e tra qualche settimana la Biennale di Venezia ci metterà a disposizione circa una cinquantina di idee, di progetti su come riqualificare questi quattro chilometri di litorale. Pensiamo al futuro, pensiamo - ha concluso - a costruire, non ad abbattere».
INFONDATA LA RICHIESTA RISARCIMENTO DEI COSTRUTTORI. I BARESI NON SPANDERANNO UNA LIRA
E' «infondata» la richiesta dei costruttori dei palazzi di Punta Perotti. Lo ribadisce oggi il sindaco di Bari, Michele Emiliano che spiega: «I costruttori chiedono un risarcimento non per l'abbattimento di oggi ma per la confisca di cinque anni fa, quindi è una somma che avrebbero chiesto comunque e quindi questa è una richiesta infondata, lo dico da giurista oltre che da sindaco».
«Abbiamo chiesto noi, come Comune - ha proseguito Emiliano - il risarcimento dei danni con la precisazione che queste cosiddette assoluzioni per i costruttori non sono assoluzioni perchè il fatto non sussiste ma sono assoluzioni perchè il fatto non costituisce il reato. Vuol dire che il reato è commesso in tutti i suoi elementi oggettivi e che però non c'è la certezza nell'ordinamento che il soggetto che ha commesso il reato si sia reso conto di averlo compiuto». «Quindi - ha aggiunto Emiliano - c'è comunque una responsabilità in questo soggetto, che dal punto di vista risarcitorio può essere fatta valere. Ecco perchè noi abbiamo chiesto il risarcimento danni».
«I baresi - ha poi assicurato il sindaco - non tireranno fuori cento lire, neanche le spese per l'abbattimento, perchè queste ultime noi le abbiamo chieste ai Matarrese come giusto che sia».
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