PARMA - Un lungo applauso ha accolto l'ingresso della piccola bara bianca sormontata da lilium e margherite, nel duomo di Parma. Accanto alla bara la mamma Paola Pellinghelli, il papà Paolo Onofri, gli zii Cesare e Patrizia Fontanesi, ed il fratellino Sebastiano. Con la famiglia anche Carlo Alberto, figlio adottivo di Paolo Onofri e della prima moglie Francesca Traina. Sulla bara deposta ai piedi dell'altare è stata posata la camiciola battesimale di Tommaso.
Davanti all' altare c'è stato un lungo abbraccio tra Paolo Onofri ed il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Presenti tra gli altri anche il ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi ed il presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro.
IL VESCOVO, ORA LO CONSEGNAMO A DIO PADRE - «Celebriamo la S. Messa con i paramenti di colore bianco come per i giorni di festa, perchè presentiamo a Dio un bambino senza peccato. Un anno fa aveva ricevuto col Battesimo la vita e la santità di Cristo, era diventato tempio di Dio Trinità. Ora è accolto tra gli angeli in Paradiso, in comunione con Dio creatore». Così il Vescovo di Parma accogliendo in Chiesa i fedeli per il funerale del piccolo Tommaso Onofri. Nell'introdurre il passaggio, il Vescovo aveva detto ai fedeli « adesso tutti ci sentiamo sconfitti, pieni di dolore: ora noi lo consegnamo a Dio Padre».
«Questo è un funerale che non avrei mai voluto celebrare. Sono sconvolto e angosciato come voi, sconvolto per l'uccisione del piccolo Tommaso, angosciato per la mancanza di cuore e per la cattiveria degli assassini. Per un mese abbiamo trepidato e sperato e pregato: invece il più odioso dei delitti, l'uccisione di un bambino piccolo, malato, è stato compiuto». Il Vescovo di Parma, Cesare Bonicelli, ha aperto la messa. «In queste settimane Tommy è entrato nelle nostre case, è diventato un po' anche nostro figlio - ha detto ancora il Vescovo, ricordando la solidarietà espressa anche dal Presidente Ciampi e dal Papa - per questo la sua morte ha toccato così tanto tutti noi, e tutti abbiamo sentito affetto per lui e per i suoi».
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