BARI - «In questo momento è in giro per la Puglia un candidato che è anche ministro. Fa la sua campagna elettorale a spese dello Stato e imperversa creando confusione tra i due ruoli». Lo ha detto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, parlando con i giornalisti della propria assenza alla cerimonia che si è tenuta stamane in prefettura per l'inaugurazione della mostra «La gioielleria di Dio» dove è intervenuto anche il ministro degli Interni Pisanu.
«Il tricolore che il sindaco deve portare sul petto - ha detto Emiliano - non può essere utilizzato da un candidato al Senato di Forza Italia». «Avrei preferito tacere e limitarmi a non andare alla mostra - ha aggiunto - ma una telefonata della Prefettura ha sollecitato la mia partecipazione all'evento. Non si vuol sentire invece il dolore che stanno provocando alla Puglia con la presenza di un centro di permanenza temporanea».
Emiliano ha parlato anche del fatto che di recente gli è stato impedito di entrare nel nuovo Centro di permanenza temporanea aperto a Bari. «E' Pisanu - ha detto al riguardo - che mi ha impedito l'ingresso nel cpt, con motivazioni formali e insensate: non so che danno avrei potuto fare con quella visita».
«Il ministro dell'interno - ha concluso il sindaco, citando l'allarme terrorismo - è il terzo obiettivo, dopo il presidente della Repubblica e quello del Consiglio. Per evitare ingenti spese per la sicurezza non dovrebbe muoversi da Roma, se è stato proprio il suo ministero a sostenere l'allarme terrorismo. So già però che cosa potrebbe rispondere: che con la sua presenza si rassicura la gente».
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