BRINDISI - «La vera novità della trasformazione della Difesa è la strada dello strumento militare integrato, in cui le varie Forze armate danno il meglio del loro contributo». Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, parlando con i giornalisti al termine della dimostrazione operativa (il sabotaggio di una installazione radar su una spiaggia) della Forza da sbarco della Marina compiuta oggi all'isola di Pedagne, al largo di Brindisi: una dimostrazione compiuta in prospettiva di uno strumento militare integrato con l'Esercito.
«La Forza di proiezione dal mare - ha spiegato Di Paola - è una componente molto importante. Una delle prerogative fondamentali è di sapersi proiettare rapidamente portandosi dietro la componente navale e il sostegno logistico. Questo rafforzamento, mettendo insieme le migliori energie storiche della Marina e della tradizione dei Lagunari dell'Esercito, darà vita ad uno strumento capace di esprimere una produttività maggiore di quella che due singole pedine possono dare».
Rispondendo ad una domanda sui tagli subiti dal bilancio della Difesa, Di Paola ha risposto che «è vero che stiamo vivendo un momento di difficoltà, ma dobbiamo pianificare a più lungo termine, e quindi anche in prospettiva di una situazione che auspico e sono fiducioso che sarà diversa». «Quindi - ha proseguito il capo di Stato maggiore - guardiamo al futuro; adesso è un momento difficile, lo passeremo e sono fiducioso che le forze politiche, tutti quanti gli italiani, si renderanno conto del lavoro, della professionalità che c'è nello strumento militare italiano, del contributo che dà al ruolo del nostro Paese».
Su dove andare a reperire i fondi, Di Paola ha risposto con una battuta. «I soldi non odorano - ha detto - noi li andiamo a prendere dovunque li troviamo e dove c'è disponibilità. Non facciamo questioni di colore». E sui tagli imposti dalla Finanziaria ha commentato: «Hanno dato una pausa di riflessione ai nostri progetti. Abbiamo ricevuto un taglio alla Difesa di circa un miliardo e mezzo di euro, speriamo di poter recuperare. Già il governo in questo primo trimestre qualche risorsa aggiuntiva l'ha data, parlo dei 200 milioni del decreto milleproroghe più altri 100 della scorsa settimana. Sono una prima boccata d'ossigeno».
Da parte sua, il capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Paolo La Rosa, ha ribadito ai giornalisti la centralità della Puglia nello scacchiere della Marina. «Qui in Puglia abbiamo la nostra più importante base navale, che è Taranto - ha affermato - e riteniamo che la Puglia debba rimanere il cuore operativo della Marina. In questa ottica la base a Brindisi viene confermata, tant'è che oggi insieme al capo di Stato maggiore della Difesa, oltre ad aver preso contatto con questa realtà operativa, abbiamo visitato anche l'intero ambiente, le sistemazioni logistiche e le disponibilità infrastrutturali, proprio pensando allo sviluppo della futura componente anfibia». A una domanda sulla destinazione del'area dove aveva sede la ex base Usaf, La Rosa ha detto: «Ancora non abbiamo progetti precisi, siamo venuti a vedere la situazione e quali linee possiamo seguire per progettare una base operativa per la forza anfibia del futuro».
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