BRUXELLES - La Commissione Ue non ha ancora reagito ufficialmente alla scoperta del virus dell'influenza aviaria ad alta virulenza H5N1 individuato in un gatto in Germania.
Fonti comunitarie precisano tuttavia che «i felini possono essere a rischio in quanto sensibili al virus dell'influenza aviaria ad alta virulenza H5N1», come aveva indicato nei giorni scorsi un esperto del settore alla Commissione europea.
A Bruxelles si sottolinea anche «che non ci sono mai state evidenze di passaggio del virus dal gatto all'uomo».
La presenza del virus nei felini ha un precedente molto conosciuto, il caso delle tigri dello zoo di Bangkok: una quarantina di animali morirono, o furono soppressi, perchè colpiti dall'influenza aviaria.
Degli studi di laboratorio effettuati da ricercatori olandesi hanno confermato che i felini sono mammiferi molto sensibili al virus H5N1, a differenza dei suini che sono stati per molto tempo "osservati speciali" per poi rivelarsi scarsamente sensibili all'influenza aviaria.
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