ROMA - Buone le misure prese contro l'aviaria, afferma la Fimp, la federazione dei medici pediatri che affermano: «non togliete la carne di pollo dall'alimentazione dei bambini». La Fimp è «vicina alla Sanità Pubblica ed approva le misure precauzionali prese al fine di evitare il passaggio del virus dagli animali selvatici agli animali di allevamento attraverso il controllo intensivo degli allevamenti e misure di restrizione per chi non è in regola».
Anche per quanto riguarda il maggior rischio che correrebbero i bambini di potersi ammalare di influenza aviaria, «poichè gli unici casi, attualmente riscontrati nel nostro Paese, si riferiscono ad animali selvatici, in particolare volatili, i rischi per i bambini sono oggettivamente da considerarsi remoti - spiega Pierluigi Tucci Presidente Nazionale della Fimp. Altro discorso nell'improbabile eventualità che il virus si dovesse diffondere anche tra polli, galline e animali da cortile, allora si dovrebbero assumere una serie di iniziative e atteggiamenti (peraltro tutti già ampiamente previsti dal Ministero della Salute) come in questi giorni suggerito dal ministro Storace».
La Fimp conferma quindi di essere in linea con la FAO e con l'OMS nell'affermare che al momento non ci sono rischi di contagio per i bambini italiani. «Negli ultimi 10 anni - sottolinea Tucci - si sono verificati in tutto il mondo 166 casi di contagio dal pollo all'uomo, ma tale contagio non è mai è avvenuto mangiando polli, neppure se infetti. Nell'eventualità di un pollo malato la cottura ucciderebbe il virus H5N1 confermando l'assoluta tranquillità per i bambini nel mangiare le carni di pollo».
La Fimp consiglia quindi di non ridurre il consumo di questo alimento e si impegna a seguire costantemente la situazione «fornendo tempestivamente ai genitori italiani notizie utili e consigli di comportamento».
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