BARI - L'assessore regionale pugliese alla sanità, Alberto Tedesco, ha convocato d'urgenza una riunione dell'unità di crisi regionale per esaminare la situazione dei casi di influenza aviaria accertati in Puglia. Poco prima di entrare all'incontro, che si tiene nel policlinico di Bari, Tedesco ha reso noto che i casi di animali morti per aviaria accertati in Puglia sono due, uno a Manduria, e l'altro nel nord della Puglia.
UN CIGNO MORTO OASI TARANTINO
Sarebbe stata causata dall'influenza aviaria la morte di un cigno la cui carcassa è stata ritrovata la settimana scorsa nell'oasi di Manduria, in provincia di Taranto. Secondo quanto riferito dal dirigente del presidio multizonale di prevenzione della Asl Taranto, il sospetto di aviaria, avanzato dopo prime analisi, è stato confermato oggi anche dall'istituto di referenza nel Veneto dove sono state compiute ulteriori analisi.
Appartiene ad uno dei ceppi più violenti il virus dell'aviaria che ha ucciso il cigno selvatico trovato morto una settimana fa nell'oasi ambientale in territorio di Manduria. Lo ha confermato il dipartimento di prevenzione dell'Asl Taranto 1.
Per le 15 di oggi è stata convocata una riunione dell'unità di crisi locale dell'Asl tarantina e nel frattempo è stata data disposizione per la distribuzione di un farmaco antivirale nelle farmacie, non essendoci comunque un vaccino contro l'aviaria. Un'altra riunione dell' unità di crisi locale dell'Asl è già prevista per domani alle 15 alla presenza del direttore generale dell'azienda sanitaria locale, Marco Urago che sta rientrando dalla Spagna dov'era impegnato in un convegno internazionale.
L'Asl, secondo quanto assicurato da Urago, diramerà due comunicati al giorno per fare il punto della situazione, alla luce degli ulteriori controlli disposti dal dipartimento di prevenzione.
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