FOGGIA - Dalla Capitanata, Carlo Azeglio Ciampi chiede che il paese mantenga gli impegni nei confronti delle regioni meno favorite del mezzogiorno. «Le scelte di politica economica nazionali ed europee - dice - devono mirare allo sviluppo delle aree più svantaggiate. Ciò accresce la coesione economica, sociale e territoriale. E' per questo che la Costituzione italiana e la Costituzione europea prevedono interventi concreti per superare il ritardo delle regioni meno favorite», ha detto il presidente della Repubblica agli amministratori di Foggia.
Ciampi ha ricordato che il meridionalista Pasquale Saraceno già trenta anni fa, ricordava che il divario di sviluppo del sud era «soprattutto un problema di politica generale, da affrontare con una precisa strategia della ripresa. La ripresa, oggi necessaria all'intero paese, impone che venga rafforzato il rapporto di fiducia fra lo stato e i cittadini», ciò richiede, ha aggiunto citando le «Lezioni di commercio» di Antonio Genovesi (1768), «buon costume e virtù, una lezione sempre attuale, da completare con l'insegnamento mazziniano secondo cui al buon costume e alla virtù dei legislatori devono corrispondere i doveri e le responsabilità dei singoli: occorre insistere su entrambi i punti. Il Mezzogiorno di oggi, ha concluso Ciampi, non è quello di una volta. Negli ultimi anni «si sono registrati progressi difficili ma visibili, ma bisogna andare oltre i risultati positivi già ottenuti». Occorre realizzare «programmi rigorosi di sviluppo per il Mezzogiorno» formare i giovani, rimuovendo così «le condizioni precarie che inducono tanti ad abbandonare i propri paesi»; occorre intensificare la cooperazione tra i diversi livelli di governo e le parti economiche e sociali. Come novità positiva degli ultimi anni, Ciampi ha citato «l'utilizzo pressochè integrale dei fondi comunitari». Ma quel che occorre più di tutto, ha sottolineato, è «la fiducia nell'avvenire», che ha raccomandato soprattutto ai giovani.
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