ROMA - «Terminata questa intervista dovrò andare all'inaugurazione dell'anno giudiziario: sono due ore dedicate a un fatto istituzionale, e certamente otterrò anche informazioni interessanti, ma si tratta comunque di tempo sottratto all'attività di governo...». Il premier, Silvio Berlusconi, dai microfoni di "Radio Radio", torna a "sfogarsi" per i molti impegni istituzionali: in quelle due ore «la mia mente - aggiunge però - lavorerà sulle cose che devo fare».
«Io ho lavorato. Io lavoro ogni giorno dalle 7 del mattino fino alle 2 di notte - ha anche detto -. Pensate che sia facile prendere in mano un Paese che ha il terzo debito pubblico del mondo e nel cui bilancio si scopre un ulteriore buco di 37 mila miliardi di vecchie lire? Non è mica facile guidare un paese che sulla scena internazionale non contava nulla, non aveva alcuna considerazione. Non è mica facile dedicare il 50% del proprio tempo a cambiare l'immagine dell'Italia nel mondo anche per aprire i più importanti mercati ai nostri imprenditori e ai prodotti internazionali. Senza contare poi alla necessità di concepire un piano organico di riforme, dall'architettura istituzionale alla digitalizzazione completa della Pubblica amministrazione. Non è mica facile fare tutto questo per uno che, oltre tutto, deve tenere buoni i compagni di una coalizione»
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