PALERMO - «Mi dispiace che all'appello di distensione che ho lanciato ieri, il presidente del Consiglio Berlusconi abbia risposto ieri sera rilanciando invece una strategia di aggressione e di veleni». Lo ha detto il segretario della Quercia, Piero Fassino, tornando a parlare a Palermo delle polemiche con il premier sul caso Unipol.
«Non mi rassegno -ha detto Fassino a margine di un convegno dei Ds- Continuo a ritenere che dovrebbe essere responsabilita» di tutti gli uomini politici di questo paese lavorare per rasserenare il clima». Fassino rinnova, quindi, il suo «appello a che tutti facciano un passo indietro». E sottolinea: «Mi rivolgo a Berlusconi, ma anche a Casini, Fini, Bossi, i leader del centrodestra, perchè prevalga la ragione. Lasciamo che le indagini siano materia di cui si occupino i giudici. Noi torniamo ad occuparci dell'Italia e dei suoi problemi».
SE QUALCUNO VUOLE CONTINUARE LA RISSA NON TROVERA' IL CENTROSINISTRA «L'Italia non ha bisogno di altri veleni -ha aggiunto Fassino- queste settimane sono già state caratterizzate da un tasso di intossicazione inaccettabile e insostenibile. Tra undici settimane si vota e gli italiani hanno il diritto di andare al voto in un clima sereno e civile».
Poi, il segretario della Quercia ha ribadito: «Confrontiamoci sulle cose che interessano gli italiani e creiamo così le condizioni perchè il clima si rassereni. In ogni caos, se qualcuno nel centrodestra vuole continuare sulla strada della rissa non troverà il centrosinistra. Noi, da oggi, intendiamo parlare agli italiani dei loro problemi e non continuare ad occuparci delle cose di questa settimana».
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