FOGGIA - «Profonda solidarietà e sincero cordoglio alle famiglie dei due autisti delle Ferrovie del Gargano, Ludovico Carchio e Pietro Di Paola, ed ai familiari di Helmut Parechtl e dei coniugi Carano, deceduti nell'incidente verificatosi il 31 dicembre sull'autostrada A/25 Pescara-Roma».
Sono i sentimenti espressi, non senza una punta polemica nei confronti della società di gestione dell'autostrada, dalle segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil, i sindacati confederali dei trasporti di Foggia che sottolineano che «la scomparsa di Ludovico e Pietro lascia un vuoto incolmabile fra i tanti lavoratori autoferrotranvieri che hanno avuto la fortuna di conoscerli. Due persone di grande livello umano e professionale - ricordano le organizzazioni sindacali - che hanno sempre svolto il proprio compito con grande dedizione e spirito di servizio. Grazie al loro sacrificio ed alla loro esperienza professionale - aggiungono i rappresentanti sindacali - si è evitato che la tragedia assumesse una maggiore drammaticità. L'attenzione e la tempestività dei due autisti delle Ferrovie del Gargano ha infatti impedito - sempre secondo i sindacati - che i due autobus precipitassero oltre il viadotto, salvando in questo modo la vita a numerosi viaggiatori».
«La tragedia - proseguono i sindacati di categoria - sarebbe stata evitata se soltanto vi fosse stata la dovuta prontezza d'intervento dei gestori dell'autostrada.
In presenza di neve e di ghiaccio - sottolineano Filt, Fit e Uilt - ed in attesa dei mezzi spargisale, quella strada andava immediatamente chiusa al fine di salvaguardare efficacemente la vita delle migliaia di persone che la stavano attraversando in quelle ore. E' grave che soltanto dopo l'incidente sia stato deciso di chiudere l'autostrada sull'intera tratta ed in entrambi i sensi di marcia, anche cioè in quello non interessato dall'incidente».
«Ciò conferma - secondo i sindacati - come quel tratto dell'autostrada presentasse quella mattina uno strato di ghiaccio tale da non consentire la circolazione dei veicoli».
Le segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil di Foggia stanno valutando con i propri legali l'opportunità di costituirsi in giudizio per accertare le responsabilità dell'accaduto soprattutto «al fine di tutelare sia le famiglie dei lavoratori deceduti, sia per garantire la sicurezza degli autoferrotranvieri che quotidianamente svolgono la propria mansione lavorativa su strade ed autostrade italiane».
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