
BETLEMME - Nella sua preghiera di Natale a Betlemme, il patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Michel Sabbah, ha rivolto un messaggio di pace e speranza e ha chiesto giustizia per i palestinesi.
«Anche da parte israeliana abbiamo visto e sentito nuovi segni e nuove parole. Speriamo che indichino una nuova visione e una nuova decisione», ha detto tra l'altro il patriarca durante il sermone della messa natalizia. Il riferimento era probabilmente al ritiro israeliano da Gaza.
In realtà quest'anno la speranza già si vede a Betlemme dove, dopo cinque anni di Intifada, migliaia di pellegrini e turisti sono tornati per celebrare un Natale quasi sereno sotto una pioggia glaciale e malgrado la costruzione da parte di Israele di un muro che separa la città della Natività da Gerusalemme.
Il patriarca latino ha lanciato un vibrante appello a tutti i leader politici: «Siate costruttori di vita, non di morte. Cercate di capire finalmente che la demolizione, la morte e la lotta hanno portato e porteranno solo demolizione, morte e continuazione della lotta».
Michel Sabbah ha collegato la fine della violenza alla fine dell'occupazione israeliana ed ha nuovamente denunciato la costruzione da parte di Israele di un «muro» di separazione per proteggere Israele dagli attentati, muro che però entra nella Cisgiordania occupata. «La sicurezza per gli israeliani significa libertà e sovranità per i palestinesi» ha poi sottolineato, avvertendo che «le mezze misure, mezza libertà o mezza sovranità non ci porteranno da nessuna parte, mentre ci faranno ricadere in una spirale di violenza e di insicurezza senza fine».
«Quando le ingiustizie finiranno - ha detto ancora il patriarca - la violenza finirà e regnerà la sicurezza. Speriamo di poter cominciare un nuovo periodo in cui qualsiasi violenza finirà da entrambe le parti, israeliana e palestinese» Sabbah ha concluso con l'auspicio di «pace e giustizia per due popoli capaci di vivere l'uno accanto all'altro in pace e da buoni vicini» e con la richiesta di «un Natale di santità e coraggio».
Alla messa di mezzanotte, celebrata nella chiesa accanto alla basilica della Natività, ha assistito anche il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas). Il suo predecessore Yasser Arafat, deceduto nel novembre 2004, dal 2001 non aveva più potuto parteciparvi a causa del veto israeliano.
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