ROMA - «La nostra stima di crescita per quest'anno, invariata rispetto al nostro Rapporto di settembre, è pari allo 0,2% e risente del dato negativo del I trimestre». Lo afferma il Centro Studi di Confindustria (CsC), nelle sue previsioni macro-economiche.
Secondo il CsC la crescita nel 2006 dovrebbe «portarsi sull'1,3% e perdere un decimo di punto percentuale nel 2007 essenzialmente a riflesso del previsto rallentamento in Europa», portandosi così all'1,2%.
TARGET DEFICIT 2007 AL 3% OBIETTIVO NON FACILE
«L'obiettivo della politica di bilancio è riportare il disavanzo sotto il 3% entro il 2007, con un obiettivo intermedio del 3,8% per il 2006. Alla luce degli andamenti dell'economia e dei conti pubblici nel 2005, il raggiungimento di tali obiettivi appare però di non facile realizzazione». Secondo Confindustria, il rapporto deficit/Pil, quest'anno e nel 2006, si attesterà al 4,3%. Mentre nel 2007 dovrebbe scendere al 3,5%. Viale dell'Astronomia prevede inoltre che il debito della PA si attesti a 108,5 quest'anno e cali a 108,0 il prossimo anno. Per poi calare decisamente (a 105,8) nel 2007. Per ciò che riguarda l'avanzo primario della pubblica amministrazione, Confindustria prevede che si collochi allo 0,7% quest'anno, allo 0,5% nel 2006 e all'1,2% nel 2007. Il disavanzo corrente della PA viene stimato invece a -0,4% quest'anno, a -0,6% il prossimo e a -0,1% nel 2007.
PETROLIO IN CALO NEL 2006
Le quotazioni del petrolio dovrebbero mantenersi stabili attorno ai 54 dollari al barile per la fine del 2005, per poi registrare nel 2006 «una graduale e moderata discesa, che porterebbe il Brent poco sopra i 52 dollari al barile a fine anno», per una media di 53,2 dollari.
Una «normalizzazione», quella che subirebbe il prossimo anno il prezzo del greggio che, secondo il CsC, «proseguirebbe nel corso del 2007, mantenendo le quotazioni lungo questo sentiero di lento rientro, con una chiusura in media d'anno intorno ai 51 dollari al barile».
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