ROMA - «Berlusconi non vuole ascoltare, non vuole vedere. Ma è una fatica vana, la sua. Il paese è fermo e stufo di promesse. Chiede risposte. Nessuno si accontenta più di illusioni e propaganda. Come quella della casa a tutti. A tutti chi? In cinque anni i fondi per la casa sono stati tagliati». E' il leader della Cgil, Gugliemo Epifani, chiudendo la manifestazione dei metalmeccanici in piazza San Giovanni a Roma ad attaccare così il governo sordo alle richieste di lavoratori e pensionati.
«Avevamo chiesto di sostenere la nostra economia, l'occupazione e di aiutare i tanti che non ce la fanno, pensionati, anziani, precari. La risposta è stato nulla di nulla -aggiunge- Qualcosa è stato dato alle imprese ma il governo poteva dire loro che quella riduzione del costo del lavoro concessa avrebbero dovuto utilizzarla per chiudere il contratto dei metalmeccanici. E invece no».
Rivolto al premier, Epifani ha poi aggiunto: «costava molto, caro governo, trovare i lmodo di restituire il drenaggio fiscale ai lavoratori dipendenti? Aiutare gli anziani e i non autosufficienti». E a colpire il sindacato non è solo il no da parte del governo ma anche il senso della risposta data.
«Dicono che non è vero che il paese è in crisi. Forse parliamo di due Italie diverse. Ma la nostra Italia è quella più grande, quella che è rimasta indietro e che il governo ha lasciato sola».
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