POTENZA - E' di otto ore in Basilicata lo sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil: al tema nazionale della finanziaria, le segreterie regionali hanno aggiunto quello locale delle numerose industrie lucane in crisi.
A Potenza, il previsto corteo per le vie della città è stato annullato dopo l'emergenza neve dei giorni scorsi, ed è stato sostituito da una manifestazione in un teatro cittadino. A Matera il corteo si è tenuto regolarmente. L'astensione dal lavoro secondo i sindacati è molto alta.
Le organizzazioni di categoria degli elettrici del potentino hanno deciso di rinviare lo sciopero ad altra data, per non rallentare le operazioni di ripristino delle linee elettriche danneggiate dalla nevicata.
Il corteo annullato a Potenza doveva partire dal rione San Rocco e concludersi nella centrale Piazza Mario Pagano. La manifestazione si è tenuta invece nel cineteatro «Principe di Piemonte».
La relazione introduttiva è stata fatta dal segretario regionale aggiunto della Uil, Carmine Vaccaro. «Questa - ha detto - è una Finanziaria contro il Sud e contro la Basilicata. Il paese è diventato più povero e il contratto con gli italiani firmato da Berlusconi è fallito». Riferendosi alla situazione lucana, Vaccaro ha osservato che «la Regione deve assumere un ruolo più attivo per risollevare settori in crisi, come quello industriale e quello agricolo».
Secondo il segretario regionale della Cisl, Nino Falotico «in Basilicata cresce di anno in anno l'emigrazione verso le regioni del Nord. Ecco perchè vi è la necessità di rinsaldare il rapporto tra Regione e sindacati». Per Falotico, «le priorità sono tre: la verifica e l'attuazione dei programmi già sottoscritti in precedenza; la definizione di un'intesa per lo sviluppo regionale e la definizione di un' unità di crisi, che deve essere immediatamente costituita».
La manifestazione è stata conclusa dal segretario confederale nazionale della Cgil, Giampaolo Patta, che si è occupato dei temi nazionali. «Nel nostro paese - ha osservato - la situazione è particolarmente critica. Per evitare il declino, bisogna affrontare i fenomeni che hanno prodotto la crisi. Da noi non si investe. Inoltre bisogna restituire fiducia ai risparmiatori: questi sono moniti anche per il centrosinistra».
Patta ha annunciato che «Cgil, Cisl e Uil aderiranno al Comitato promotore del referendum per l'abrogazione della riforma costituzionale».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su