FIRENZE - Anche l'Italia ha i suoi «bambini invisibili»: sono 5.540. Lo affermano Unicef-Italia e Caritas Italiana in un rapporto che sarà presentato a giorni. Ad anticipare il dato è stato il presidente dell'Unicef-Italia, Antonio Sclavi, alla celebrazione della Giornata mondiale dell'infanzia che si sta tenendo all'Istituto degli Innocenti.
I 5.540 «bambini invisibili» sono i bambini immigrati non accompagnati e come tali - ha precisato Sclavi - non registrati. Si trovano in centri di accoglienza, negli istituti, nelle case famiglia ma «non hanno un nome, non sanno la lingua, non hanno un genitore che se ne prenda cura di loro». Sclavi ha anche ricordato che fra un anno l'Italia ha l'appuntamento con la chiusura degli istituti e che l'Unicef più volte si è detto a favore di centri di accoglienza in cui il bambino possa avere un contatto anche con il mondo esterno. A suo avviso, comunque, i bambini ancora in istituto sono pochi, ma per lo più si trovano nel meridione.
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