TURCHIA - L'ingresso della Federazione russa nell'Unione europea «è un sogno destinato, non molto lontano nel tempo, ad avverarsi». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cerimonia per la inaugurazione della centrale Blue Stream di Durusu. Berlusconi ha esordito complimentandosi con Erdogan: «è la prima volta che torno in Turchia dopo la data dell'inizio del vostro processo di ingresso in Europa. Io sono stato il primo - ha aggiunto - e il più convinto sostenitore dell'ingresso della Turchia nella Ue, mi complimento con voi per l'avvio del grande disegno che estenderà le frontiere dell'Europa alla Turchia e farà di questo Paese un membro a pieno titolo dell'Unione».
Rivolgendosi poi a Putin, il premier ha sottolineato di essere stato «il primo anche ad immaginare che l'Europa dovesse estendersi anche alla Federazione russa. Putin lo sa - ha aggiunto - e se questo è un sogno, è un sogno destinato ad avverarsi non molto lontano nel tempo. Spero che questo succederà e che tutte le difficoltà vengano superate».
RUSSIA «È la prima volta che sono qui in Turchia dopo la data d'inizio del processo d'ingresso di Ankara nella Ue. E come tu sai caro Erdogan io sono stato il primo e più convinto vostro sostenitore». Silvio Berlusconi interviene alla cerimonia ufficiale dell'inaugurazione della stazione Durusu "Blue strema", il maxigasdotto che collega la Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero. Il presidente del Consiglio prende la parola davanti al leader turco Recep Tayyip Erdogan e al presidente russo Vladimir Putin, alla presenza dei vertici Eni e Gazprom. Il Cavaliere si rivolge al capo del governo di Ankara complementandosi con lui per i risultati conseguiti sul processo di adesione del suo paese all'Unione europea.
«Voglio complimentarmi con tutti e con te in particolare - dice Berlusconi riferendosi a Erdogan - per aver creduto in questo disegno che estende le frontiere dell'Europa e farà della Turchia un membro a pieno titolo della Ue con la volontà di un progresso comune. Complimenti e auguri per i negoziati futuri».
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