TORINO - Una manifestazione contro la progettata linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione in Valle di Susa ha bloccato dalle 11,30 di stamani la circolazione dei treni alla stazione di Oulx (Torino). Un Tgv diretto a Parigi è stato fermato. Il blocco è stato tolto verso le 13,30.
I manifestanti presenti un centinaio, con bandiere su cui campeggia la scritta «No Tav»: «Ci hanno distribuito dei volantini - ha raccontato una giovane passeggera - in cui si manifestano i motivi della protesta». In essi i «No Tav» ripetono i timori per la salute degli abitanti della Valle e per l'ambiente derivanti dalla costruzione della linea ad alta velocità: «Saranno estratti - scrivono fra l'altro - 16 milioni di metri cubi di materiali pericolosi, contenenti amianto, e costruite 26 discariche».
Le proteste in Valle di Susa vanno avanti da lunedi scorso, quando i tecnici della società Ltf (Lyon Turin ferroviaire) hanno preso possesso dei terreni sopra il comune di Mompantero (Torino), dove dovranno iniziare i sondaggi geologici in previsione della costruzione del mega tunnel da 52 chilometri che collegherà direttamente il Piemonte alla Francia.
Mompantero è presidiato da centinaia di agenti e carabinieri, che impediscono agli «anti tav» di occupare i terreni destinati ai sondaggi. Ieri ci sono stati momenti di tensione all' arrivo di quattro tecnici della Ltf. Alcune centinaia di persone hanno bloccato la strada, fronteggiate dalle forze dell'ordine, e hanno impedito ai tecnici di scendere a valle per alcune ore.
Intanto la Digos sta verificando l'attendibilità di un volantino comparso due giorni fa a Bussoleno (Torino) e consegnato dal sindaco alla polizia. E' a firma «Val Susa rossa», riporta il simbolo delle Brigate Rosse (la stella a cinque punte) e falci e martello e sostiene la necessità di «Fare della Val Susa il focolaio dell' incendio rivoluzionario». Secondo Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Bassa Valle di Susa e uno dei più strenui oppositori della Tav, si tratterebbe di «farneticazioni senza seguito in Valle, almeno finora».
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