ROMA - E' sul punto di tornare sulle nostre tavole la bistecca fiorentina. Alta tre dita, più o meno al sangue, gustosa, ma ridotta a essere mangiata senz'osso, da dicembre la «fiorentina» potrebbe tornare ad essere gustata nella sua piena interezza, dopo essere stata messa al bando dal 31 marzo 2001, con la crisi della «mucca pazza». Ecco un riepilogo della travagliata storia della «fiorentina», uno dei vanti della tradizione culinaria italiana.
13 GEN 2001: viene accertato il primo caso di «mucca pazza» in Italia, in una cascina di Pontevico (Brescia). I primi casi di encefalopatia spongiforme bovina (Bse), più tardi battezzato morbo della «mucca pazza», risalgono invece al 1985 in Inghilterra.
17 GEN: a Bruxelles, il Comitato scientifico Ue, che assiste la Commissione europea sulla Bse, rende pubblico un documento in cui suggerisce di includere la colonna vertebrale dei bovini sopra i 12 mesi tra i tessuti a rischio (la «fiorentina» si ricava da vitelli dai 17 ai 22 mesi).
29 GEN: i ministri dell'Agricoltura dell'Ue raggiungono un accordo politico sull'inclusione della colonna vertebrale dei bovini fra i materiali a rischio Bse.
7 FEB: la Commissione europea approva la proposta del commissario europeo per la Sanità David Byrne di mettere al bando la bistecca fiorentina a partire dal 31 marzo.
27 MAR: il ministro della Sanità, Umberto Veronesi, firma l'ordinanza anti Bse e mette al bando la bistecca fiorentina dal primo aprile al 31 dicembre, poi prorogato. Il 31 marzo a Panzano in Chianti si svolge la cerimonia di addio alla tradizionale «fiorentina» con tanto di funerale, con colonna sonora firmata da Elton John e con tanto di lapide «Ridotta invalida preferì la morte». Le ultime bistecche vengono messe all'asta e il ricavato va alla Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.
27 SET: in una lettera al ministro della Salute, Girolamo Sirchia, il commissario europeo Byrne afferma che la Ue è contraria alla richiesta del governo italiano per un ritorno a breve termine della bistecca fiorentina sul piatto degli italiani. Da allora più volte viene annunciato che la «fiorentina» sarebbe presto tornata sulle tavole degli italiani con il suo osso. Ma l'appuntamento viene sempre rinviato.
26 MAG 2005: via libera dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) al ritorno della «fiorentina» sul piatto degli italiani, a condizione che provenga da manzi la cui età non supera i 21 mesi.
18 LUG: il commissario europeo per la salute e i consumatori, Markos Kyprianou, lancia una 'Road Map', un piano a tappe per rientrare dall'emergenza «mucca pazza». Nel piano di rientro c'è al primo posto la «fiorentina».
23 SET: il Parlamento europeo dà parere favorevole all'innalzamneto del limite di età a 24 mesi per la rimozione della colonna vertebrale dei bovini.
5 OTT: il Comitato veterinario dell'Ue sancisce il ritorno della «fiorentina» sul piatto degli italiani e degli europei. Tra due mesi attesa la decisione ufficiale Commissione europea.
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