ASSISI (PERUGIA) - «Un popolo senza memoria non ha futuro»: è uno dei passaggi dell' omelia che l' arcivescovo di Bologna, mons. Carlo Caffarra, ha pronunciato oggi ad Assisi durante la celebrazione eucaristica per la festa di San Francesco, alla quale partecipano anche Pier Ferdinando Casini e Romano Prodi.
«Ciò che tutti e ciascuno dovremmo evitare - ha detto - è di rinunciare a dare risposte sulla base di una male intesa tolleranza che porta a perdere la memoria di sè». «Che cosa oggi Francesco - si è chiesto - ha da dire a noi regione Emilia-Romagna?», la regione che quest' anno offre l' olio per la lampada votiva sulla tomba del santo.
«Egli ha fatto sì - ha risposto - che il mistero centrale della fede cristiana, l' incarnazione del Verbo diventasse una realtà vissuta nel e dal popolo nella sua vita quotidiana: fosse l' orizzonte ultimo entro cui collocare il proprio vivere. Quale è l' orizzonte ultimo entro cui vive il nostro popolo? Quale è il suo senso di orientamento? E' solamente l' orizzonte di un benessere materiale? Stiamo custodendo - ha continuato l' arcivescovo di Bologna - tutta la consistenza, tutta l' identità del nostro popolo che anche dal Francescanesimo ha attinto quei caratteri di ricca umanità di fattiva solidarietà e di indefessa laboriosità che lo hanno fatto grande nei secoli? Quale eredità, quali beni stiamo trasmettendo alle giovani generazioni? La risposta a queste domande - secondo mons. Caffarra - è affidata a ciascuno di noi secondo contenuti, responsabilità e competenze istituzionalmente propri».
L' arcivescovo ha incentrato la sua omelia sulla figura del santo ricordando la scelta di povertà di Francesco. «Questo - ha affermato, fra l' altro - è stato l' avvenimento centrale della vita di Francesco: l' essere stato afferrato da Cristo così profondamente da porre in Lui tutto il senso della sua esistenza».
«Carissimi fedeli - ha continuato mons. Caffarra - guardiamo a Francesco. Egli ci mostra che il valore della nostra vita dipende dal nostro rapporto con la persona di Cristo e che questo rapporto è oggi possibile perchè esiste la Chiesa apostolica ed eucaristica».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su