ROMA - Al grido di «pace subito» gruppi di Disobbedienti hanno bloccato Corso Vittorio Emanuele diretti al punto dove è prevista la terza esercitazione. Hanno tutti un cappello con i colori dell'arcobaleno e hanno lanciato dei fumogeni. Tra gli striscioni uno recita «che state a fà» e un altro «Ritiro di tutte le truppe dall'Iraq».
«Non possiamo abituarci all'idea che ci sia una strage in una nostra città. C'è un solo modo per proteggere i cittadini ed è quello di ritirare le truppe dall'Iraq». Così il leader No Global e dei Disobbedienti romani, Guido Lutrario, ha spiegato il senso del blitz che stamani ha fatto ritardare l'avvio della terza esercitazione antiterrorismo a Roma, in Largo San Pantaleo.
«Tutti i romani sanno che queste esercitazioni sono finte, più tardi daremo i dati su questa fiction, perchè - ha proseguito Lutrario - i mezzi usati sono in disuso, a partire dalle ambulanze, e c'è un organico straordinario di cui normalmente nè gli ospedali, nè la Protezione civile, nè i vigili del fuoco hanno. E' stato chiamato personale da tutte le province del Lazio ed è quindi solo un'operazione propagandistica».
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