ROMA - I dati sull'inflazione diffusi oggi dall'Istat sono sottostimati, perchè il paniere registra pesi e voci non realistici. E' quanto sostengono in una nota Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc. Secondo le associazioni, «siamo di fronte a una situazione veramente incomprensibile».
Il motivo è che «in una fase caratterizzata da una forte recessione e una gravissima crisi dei consumi» i prezzi dovrebbero scendere «di almeno un 20%». Cosa che invece non accade. E a testimoniare la situazione generale, le associazioni ricordano i cali dei consumi registrati recentemente nel comparto turistico, nell'abbigliamento, nel calzaturiero e anche nell'alimentare.
Una situazione che fa dire ai consumatori che «siamo stretti in una tenaglia: da un lato non crollano i prezzi come dovrebbero, anzi per molti beni siamo in ascesa a causa dei costi energetici, dall'altro i consumi continuano la loro contrazione».
Per far fronte a tutto questo, secondo le associazioni dei consumatori «serve mettere in atto una nuova politica economica, che sia in grado di far svoltare una situazione che si fa sempre più grave e impoverisce le famiglie italiane».
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