CASSINO (FROSINONE) - Il cavalcavia numero 439 situato all'altezza del chilometro 666 dell'A1 in territorio Piedimonte San Germano, sotto il quale la notte scorsa è avvenuto l'incidente a causa di un masso sulla carreggiata, è protetto da un guardrail e da una rete metallica alta 2 metri.
Il masso, secondo le prime ipotesi degli investigatori, sarebbe stato gettato dal cavalcavia da più persone dopo essere stato sollevato da terra fino all'altezza della rete metallica e quindi fatto precipitare sulla corsia autostradale.
Il cavalcavia collega due strade nelle campagne di Piedimonte San Germano e si trova in direzione dello stabilimento Fiat. La stradina che porta al cavalcavia è disseminata di piccole discariche, di rifiuti solidi urbani ma anche di materiale di scarto di costruzioni. Ci sono in più punti piccoli depositi di pietre.
Il sasso lanciato potrebbe essere stato prelevato da una di queste discariche che distano dal viadotto circa 500 metri. Sul viadotto non si notano segni di rottura o di residui polverosi di pietra.
UN'ALTRA IPOTESI: IL SASSO SI E' STACCATO DALLA MASSICCIATA
La Polstrada di Cassino indaga a tutto campo per capire l'effettiva traiettoria del masso di 40 kg che, intorno alle 2 di questa notte, è caduto sulla A1, provocando un incidente e causando la morte di un uomo e il ferimento di altre cinque persone.
In particolare, non vi è ancora certezza che il masso sia stato effettivamente lanciato dal cavalcavia. Non vengono scartate,infatti, le ipotesi che il masso, del peso di 40 kg, si sia staccato dalla stessa struttura o dalla massicciata che costeggia il tratto autostradale, cadendo quindi accidentalmente sull'asfalto.
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su