ROMA - «Non me la sento di condividere l'entusiasmo del Tesoro. Io sono realista, e il dato vero è che lo 0,1% e lo 0,7% non sono segnali di ripresa, ma di stabilità». Così Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, commenta i dati sul pil diffusi oggi dall'Istat. Secondo Pezzotta le stime Istat «non danno il segnale di un'inversione di tendenza», tanto più che «in un'economia mondiale in forte movimento, restare fermi significa rimanere indietro». In questa situazione è «sbagliato alimentare l'idea che i problemi dell'Italia si risolvono attraverso meccanismi automatici del mercato, perchè o si interviene sui problemi strutturali o il Paese non esce dalla crisi».
Pezzotta commenta anche le osservazioni sui salari contenute nel bollettino mensile della Bce, secondo le quali «la dinamica delle retribuzioni si mantiene moderata». Per il segretario della Cisl «l'aumenmto dei profitti delle aziende e la sostanziale stabilità dei salari dimostrano che l'attuale modello contrattuale non è in grado di redistribuire gli utili, che vanno tutti in profitto».
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su