ROMA - Situata nel Golfo di Gabes, a 5 chilometri dalla costa meridionale tunisina, l'isola di Jerba accoglie circa il 60 per cento del turismo estivo diretto verso il Paese nordafricano. Poco più grande dell'isola d'Elba, a farne la meta tunisina preferita dagli stranieri sono lo splendido mare, i 128 di calde spiagge sabbiose, il clima mediterraneo.
Anche Jerba, come Sharm el Sheikh, è finito purtroppo nel mirino del terroristico islamico. L'11 aprile del 2002 l'esplosione di un camion-bomba nella vicinanze di una sinagoga, uccise 21 persone, tra cui 10 tedeschi. L'attentato fu rivendicato da al Qaeda qualche giorno dopo.
Jerba ha una storia millenaria: secondo la leggenda, sarebbe la famosa isola dei Lotofagi cui approdò Ulisse durante il suo lungo viaggio di ritorno a Itaca. L'isola è collegata al continente da un ponte costruito dai romani, attratti dalla florida attività commerciale sviluppata dagli antichi abitanti locali. All'estremità settentrionale si trova l'aeroporto internazionale, uno degli scali più usati di tutta la Tunisia, mentre tutta la costa settentrionale è disseminata di centri turistici, alberghi, villaggi di vacanze.
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