ROMA - «Individuo nel parere espresso dai Sindaci la conferma di tutti i dubbi di incompatibilità del dott. Meocci, già da me e da altri consiglieri sostenuti in questo consesso, sulla base peraltro di autorevolissimi e, per quello che mi riguarda, estremamente convincenti pareri legali. Ribadisco quindi la mia piena e già nota convinzione in tal senso»: questa la dichiarazione di voto del consigliere di amministrazione Rai Sandro Curzi a proposito della nomina di Alfredo Meocci alla direzione generale.
«Facendo un ultimo appello ai colleghi affinchè prevalga in essi il senso di responsabilità aziendale e istituzionale sui doveri dell'appartenenza partitica - prosegue Curzi - e rilevando l'oggettiva delegittimazione che da tutta questa paradossale vicenda ricadrebbe, anche al di là di ogni valutazione personale, sul nominando direttore generale, dichiaro di votare con grande nettezza e decisione contro questa nomina».
« Lo faccio - oltre che per ragioni pratiche e morali strettamente attinenti alla salvaguardia dell azienda e alla tutela del servizio pubblico radiotelevisivo - anche - ha detto Curzi - per scindere nettamente le mie individuali responsabilità giuridiche e amministrative da quelle di coloro che impongono oggi a questo Consiglio una nomina voluta dall'esterno a tutti i costi, anche a costo di imporre alla Rai-Tv una pressochè certa serie di danni economici e giuridici, e un umiliante stato di precarietà sul mercato e di sudditanza alla volontà e agli interessi di egemonia della società concorrente, scandalosamente più tutelata dell azienda pubblica da parte dal governo».
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