ROMA - Restano in carcere Hamdi Issac e il fratello Remzi. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Roma Zaira Secchi accogliendo le richieste avanzate dai magistrati del pool dell'antiterrorimo della Procura, ed emettendo un'ordinanza di custodia cautelare. Al primo indagato il giudice ha contestato il reato di associazione eversiva con finalità di terrorismo; tutti e due, invece, devono rispondere del possesso di documenti falsi, in particolare di due passaporti.
«Alla luce di questo provvedimento - ha commentato l'avvocato Antonietta Sonnessa, legale dei due cittadini africani - posso annunciare che farò ricorso al Tribunale del riesame». Il legale ha quindi precisato che Hamdi «non sta collaborando ma si è limitato, come ha fatto in occasione del precedente interrogatorio, a rendere dichiarazioni per chiarire la sua posizione».
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