LONDRA - I taser, le pistole che stordiscono tramite una scossa elettrica, sono state introdotte tra le forze di polizia britanniche da poco più di un anno. Gli agenti ne hanno fatto uso stamani a Birmingham per bloccare la fuga di un sospetto terrorista, Yasin Hassan Omar, di origini somale, uno dei responsabili dei falliti attacchi del 21 luglio.
Le armi, approvate dal ministero degli Interni nel maggio scorso, vengono considerate un'alternativa «eccellente» alle armi da fuoco per la loro capacità di bloccare una persona per circa cinque secondi grazie ad uno shock elettrico da 50.000 volt.
Scotland Yard potrebbe aver deciso di utilizzare i taser, che permettono di immobilizzare i soggetti pericolosi ad una distanza massima di 7,5 metri, in seguito alla morte del brasiliano Jean Charles de Menezes, scambiato per errore per un terrorista dagli agenti delle squadre speciali, che lo hanno ucciso sparandogli alla testa.
Il taser spara ad aria compressa due freccette alle quali sono collegati dei piccoli cavi. Quando la freccetta colpisce l'obiettivo i cavi emettono una scossa elettrica che paralizza il sistema nervoso centrale.
Seppur considerate non letali, i taser sono stati di recente criticati negli Usa (dove vengono utilizzati da circa 10 anni), perchè in alcuni casi hanno causato la morte della persona contro cui sono stati utilizzati. Alcuni poliziotti britannici hanno inoltre sottolineato che la pistola non sempre funziona: in un'occasione il taser non è riuscito a paralizzare un cane pericoloso.
I taser sono stati introdotti dopo un periodo di sperimentazione di 12 mesi durante il quale sono stati usati in 57 occasioni, colpendo però soltanto 19 volte, in quanto la minaccia del loro utilizzo nella maggioranza dei casi è stata sufficiente a spingere i sospetti ad arrendersi.
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