ROMA - «Abbiamo un conto aperto con Berlusconi di cui non ha ancora pagato il prezzo»: questa la frase più minacciosa di un messaggio diffuso via Internet. Nel testo - siglato da Lewis Atiyallah, sigla dietro la quale si celerebbe un esponente saudita di Al-Qaeda già autore di documenti ritenuti credibili nella rivista ufficiale della rete terroristica, si traccia un parallelo fra quanto è avvenuto ieri a Londra e il rapimento degli stranieri in Iraq, con un esplicito riferimento al sequestro di Agliana, Stefio, Cupertino e Quattrocchi.
In quell'occasione - ricorda Atiyallah, tra le richieste dei rapitori «c'era quella che Berlusconi dovesse scusarsi per le sue violazioni contro i diritti dell'Islam e dei musulmani. Questo è un vecchio conto di cui Berlusconi non ha ancora pagato il prezzo».
Nel testo - in cui l'autore si rivolge anche direttamente al premier britannico Tony Blair - si rivela anche che gli autori della serie di attentati di ieri a Londra avrebbero agito autonomamente «senza alcun aiuto o indicazione o sostegno direttivo e logistico». E «il prossimo (attentato) che deve ancora venire sarà peggiore». conclude il documento.
Il teso integrale del documento e maggiori riferimenti al suo autore, citato nei giorni scorsi anche dal capo di al Qaeda in Iraq Al Zarqawi, sono disponibili sul sito dell'Aki-Adnkronos international, www.adnki.com.
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