
MILANO - Sedicenti agenti dei servizi segreti, massoni, ex 'gladiatori', investigatori privati: millantavano di volta in volta di essere un po' di tutto gli appartenenti alla organizzazione nazionalista e di estrema destra DSSA, individuata in varie regioni italiane dalla Digos di Genova, e nella quale figuravano anche una dozzina tra poliziotti, carabinieri, guardie carcerarie, finanzieri.
In realtà i finti esperti di antiterrorismo, in particolare quello islamico, erano per lo più civili accomunati da una ideologia neofascista e dalla passione per le spy story. Spacciandosi per agenti pedinavano persone, pretedevano documenti, attuavano finti arresti, redigevano false informative ma soprattutto ottenevano piccoli ed insignificanti 'favori'.
Il Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo (Dssa), operativo dal 26 marzo 2004, è nato, secondo le intenzioni dei fondatori, a seguito dell'attentato di Madrid dell'11 marzo 2004 proprio con finalità di monitoraggio e contrasto al terrorismo.
Lo si legge chiaramente sul sito internet del Dssa, ai cui vertici risultano esserci Gaetano Saya
(nelle foto)e Riccardo Sindoca, fondatori, tra l'altro, di un'organizzazione politica denominata Destra Nazionale - Nuovo Msi ed ex appartenenti, a loro dire, all' organizzazione Gladio.
Il Dssa, si legge nel sito «è strutturata dal Direttore del Dipartimento e dal Vice Direttore, ed è suddivisa in sei Divisioni, coordinate fra loro, dai relativi Capi Divisioni (ex agenti e collaboratori dei servizi segreti), e ufficiali operativi dell'organizzazione Stay behind (Gladio), che sono stati operativi in Nord Africa e Medio Oriente durante la guerra fredda, e che sono perfettamente a conoscenza della strategia applicata dalle sette del terrorismo islamico, inoltre da Consulenti di Nazionalità estera inseriti nell'organico del Dipartimento».

Gaetano Saya, fondatore del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale-Nuovo Msi è arrestato oggi nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Genova, è stato rinviato a giudizio nel novembre dello scorso anno per la propaganda di idee fondate sulla superiorità e l'odio razziale, diffuse attraverso il sito internet 'www.destranazionale.org'. Un sito che si apre con lo slogan «Siamo quali fummo, saremo quali siamo, vanto dell'Italia, difensori della Patria, custodi delle tradizioni» ed in cui si dice tra l'altro che «il male sceso tra noi trova in uomini come George Bush in America e Gaetano Saya in Italia un baluardo inespugnabile, uomini timorati di Dio, duri e puri, che illuminati per volontà divina, sono scesi nella valle oscura della morte per difendere la fede giudeo-cristiana e l'occidente». Questa frase è sormontata dalle foto affiancate del presidente USA e dello stesso Saya. Il processo nei confronti del direttore del DSSA, iniziato a maggio, è stato rinviato a ottobre.
Riccardo Sindoca, presentato nel sito del Dssa come vice direttore dell'organizzazione, risulta anche essere «portavoce nazionale dell'Unione nazionale forze di Polizia». Si tratterebbe di un sindacato di forze di polizia, di cui Gaetano Saya, nel 2002, era presidente onorario.
Sindoca vive ad Alagna Lomellina, nel pavese, e si occupa di sicurezza, sempre in modo border line, anche grazie a una notevole disponibilità economica. Ma è Saya, secondo gli investigatori, la mente dell'organizzazione. L'uomo, che non viene considerato dagli investigatori di particolare caratura, viene però ritenuto un discreto «faccendiere». Un uomo che aveva attirato diversi appartenenti alle forze dell'ordine nel suo fumoso entourage, soprattutto per utilizzarli come fornitori di informazioni riservate e base elettorale per le sue velleità politiche.
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