ROMA - Sono i piromani e gli ecomafiosi la minaccia principale per i boschi italiani: il 61,5% degli incendi infatti sono dolosi. E' quanto emerge da un dossier di Legambiente alla vigilia della campagna nazionale «Non scherzate col fuoco» organizzata in collaborazione con il dipartimento di Protezione Civile e dedicata alla tutela e alla salvaguardia dagli incendi.
Anche se nel 2004 rispetto all'anno precedente c'è stata una diminuzione del 34% della superficie attaccata dalle fiamme non è però diminuita l'incidenza degli incendi dolosi: se 3 su 10 (il 37,4%) sono dovuti ad imprudenza, negligenza e distrazione 6 (il 61,5%) sono appiccati da piromani ed ecomafiosi. Nell'andamento dell'ultimo quinquennio in ogni caso la situazione rimane a grandi linee invariata.
Migliorano invece gli interventi della Protezione Civile e del Corpo forestale dello Stato che hanno svolto un ottimo lavoro nelle attività di spegnimento di roghi. «Ma per fermare - significativamente il fenomeno - sottolinea Roberto Della Seta, presidente di Legambiente - dobbiamo fermare a monte la possibilità di speculare sugli incendi boschivi». In prima linea nella guerra contro i piromani dovrebbero essere i Comuni. Sono, infatti, soprattutto le realtà presenti sul territorio «ad avere le armi per fermare i roghi - continua Della Seta - come il catasto delle aree percorse dal fuoco per bloccare gli speculatori e le campagne informative mirate ai fruitori del bosco, strumenti fondamentali ancora troppo spesso disattesi».
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