TARANTO - L'esercitazione interforze di salvataggio dei sommergibili è stata contestata dagli aderenti del settore "Pace" di Rifondazione Comunista ed hanno deciso di manifestare in tutti i giorni di durata dell'esercitazione perché «sia presente la voce di dissonanza».
«La base di Taranto - afferma Enzo Pilò di Rifondazione - è stata scelta per il suo ruolo di comando Nato del Mediterraneo, che è stato affidato a Chiapparo ed alla Scuola sommergibili».
Una scelta che i pacifisti continuano a non condividere in quanto «la nostra città rappresenta l'avamposto nel Mediterraneo di quella che, in primo luogo gli Usa, definiscono guerra contro il terrorismo, ma che è sempre più evidente si tratti del controllo neo-coloniale dei territori produttori di fonti di energia».
La presenza di battelli ad energia convenzionale - per "Pace" - dimostra che «da un lato si tenta di compiere un'operazione che tranquillizzi le popolazioni sull'efficienza delle forze militari, dall'altro si tenta di celare l'impossibilità di riparare un incidente a bordo di un sottomarino nucleare. Proprio per questo il prefetto continua a nascondere, in palese violazione di legge, il piano di emergenza nucleare».
Rifondazione si rivolge per questo al mondo politico. «Deve schierarsi - conclude Pilò - al fianco dei pacifisti la coalizione dei partiti del centrosinistra, che ha assunto precisi impegni nel programma che l'ha portata alla vittoria della provincia e della Regione».
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