MILANO - «Si è creato un clima da caccia alle streghe che non fa bene alla convivenza civile e a chi dovrebbe accogliere in un certo modo gli extracomunitari». E' il commento di Giovanni Ingrascì, procuratore della Repubblica dei minorenni, sul clima di tensione che si è creato a Varese dopo l'omicidio del barista di Besano Claudio Meggiorin. Per la vicenda è coinvolto anche il 17enne albanese, Fatjon, arrestato e ora interrogato dai magistrati minorili di Milano.
«Non è possibile - ha detto Ingrascì - distinguere un albanese da un varesino, quando si uccide qualcuno. Non riesco a distinguerli per provenienza, razza o clandestinità: li distinguo solo per quello che fanno».
Il procuratore della Repubblica dei minorenni ha spiegato che chi ha commesso un reato viene giudicato «a prescindere dalla provenienza e con serenità».
Quanto alla caccia all'albanese che si è scatenata a Varese, Ingrascì ha aggiunto: «è deprecabile che ci siano episodi che sono fondamentalmente razzisti». Riguardo alle parole del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, il magistrato ha precisato di non essere d'accordo: «Non può generalizzare una situazione e collegare in modo automatico l'ingresso clandestino di extracomunitari in Italia alla delinquenza e alla criminalità. Ovviamente ci sono clandestini che commettono reati, come del resto anche gli italiani. Noi dobbiamo garantire la sicurezza e che chi commette i reati venga punito. Ma questo vale per tutti».
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