Le cinque ragioni del fronte del «sì» - La Costituzione cambia il sistema di voto e rende il meccanismo decisionale più agile. Per migliorare l'efficienza dell'Unione a 25, molte decisioni saranno prese «a maggioranza qualificata» e non più all'unanimità.
- La Costituzione rafforza l'influenza dell'Europa, promuovendo una politica estera e di difesa comune. La creazione di un ministero degli Esteri darà anche un volto alla politica internazionale dell'Ue.
- La Costituzione rafforza le politiche sociali fissando obiettivi quali la piena occupazione e l'uguaglianza tra uomini e donne.
- La Costituzione è il miglior compromesso possibile, raggiunto dopo estenuanti negoziati. Non è stato possibile fare di meglio e il trattato non sarà rinegoziato.
- Nelle istituzioni europee, la Costituzione aumenta il peso della Francia nel voto ponderato (dall'attuale 9 per cento, concordato a Nizza 5 anni fa, al 13 per cento).
Le cinque ragioni del fronte del «no» - La Costituzione disegna un modello economico ultraliberista, che antepone gli interessi economici ai meccanismi di protezione sociale. - In tema di difesa, l'Ue diventa dipendente dalla Nato, e conseguentemente dagli Usa.
- L'influenza della Francia diminuirà perchè la Costituzione priva i Paesi di sovranità e trasferisce potere a Bruxelles.
- La Costituzione spiana la strada all'ingresso della Turchia nell'Ue.
- Il testo è illeggibile e noioso, e l'apertura di un nuovo negoziato darebbe maggior spazio alle preoccupazioni di tipo sociale; il no della Francia incoraggerebbe inoltre un dibattito su valenza e ruolo dell'Ue.
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