BARI - Un centro città così deserto, da città fantasma, lo si vede solo nelle domeniche d'agosto, quando tutti sono al mare o chiusi in casa per sfuggire al caldo torrido: è l'effetto del blocco del traffico deciso dal Comune di Bari anche in zone, come il centro murattiano, lontane qualche chilometro da quella dove ora varie decine di migliaia di fedeli stanno celebrando la domenica con papa Benedetto XVI.
In centro pochi pedoni. I divieti alla circolazione, alla sosta e alle fermate che erano stati annunciati (e rivisti di giorno in giorno) oggi vengono fatti rispettare. Chiuse le uscite sulla tangenziale, chiuso tutto il centro cittadino, sono in circolazione solo alcuni automezzi pubblici e pochissimi automezzi privati autorizzati a circolare: secondo i preoccupanti annunci della vigilia, sarebbero state impedite anche le consegne di giornali agli edicolanti.
D'altro canto, che le misure antitraffico del Comune di Bari avessero scatenato il panico tra i baresi era stato evidente anche agli organizzatori del congresso Cei che, oltre a rivedere le stime di quanti oggi avrebbero partecipato alla messa del Papa (inizialmente erano previste almeno 300.000 presenze), si sono prodigati a lanciare inviti a partecipare all'evento.
PER TROPPO CALDO, DECINE DI FEDELI COLTI DA MALORE Alcune decine di persone sono state colte da malore e soccorse prima e durante la messa che papa Bendetto XVI sta celebrando sulla spianata di Marisabella, sul lungomare a nord di Bari.
La maggior parte dei fedeli soccorsi - a quanto si è appreso - è svenuta o rischiava di collassare a causa dei colpi di calore. La spianata è infatti battuta per la totalità dal sole e ha una temperatura estiva, leggermente attenuata dalla brezza marina.
Sulla spianata sono al lavoro migliaia di volontari che stanno distribuendo bottigliette d'acqua e integratori alimentari e stanno nebulizzando l'acqua sui fedeli. Sono inoltre al lavoro dipendenti dell'Acquedotto pugliese con autobotti che stanno distribuendo l'acqua ai pellegrini.
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