ROMA - E' in corso in Aula alla Camera la discussione sulle comunicazioni del governo, ovvero sulle dichiarazioni programmatiche rese note ieri dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Il Premier è arrivato a Montecitorio alle alle 9,15, e sono presenti, inoltre, il ministro degli esteri Gianfranco Fini e il segretario dell'Udc Marco Follini. Sono 34 i deputati iscritti a parlare. Il dibattito si concluderà in mattinata. Nel primo pomeriggio, invece, è prevista la replica di Berlusconi e le dichiarazioni di voto finale sulla fiducia al Berlusconi-bis, voto che dovrebbe concludersi entro le 19. Bobo Craxi, nel suo intervento ha assicurato che il suo partito «voterà la fiducia al Berlusconi bis per un vincolo di lealtà al presidente del Consiglio e per la prospettiva di poter fare ancora qualcosa di buono per il Paese in questo ultimo anno di legislatura». «La nostra presenza nella Cdl è tattica», ha ribadito Craxi , osservando che «la lealtà non impedisce di vedere i problemi che ci sono». «Mi auguro - ha concluso, riferendosi alla proposta di Berlusconi di lavorare ad un partito unico del centrodestra - che in questo anno il dibattito politico non si trascini ma sia un cantiere politico aperto». Craxi ha anche sottolineato, però, che «senza robuste correzioni, la crisi di questa maggioranza non si concluderà con il voto di oggi pomeriggio».
In Transatlantico, ad inizio mattinata i leader della maggioranza si erano detti sereni: «oggi non ci saranno problermi» aveva garantito Gianfranco Fini. Mentre Berlusconi, fra i primi ad arrivare, aveva assicurato di aver dormito bene e che «tutto andrà bene». Sulla proposta del partito unico lanciata dal premier, ha fatto il suo commento , parlando con i giornalisti a margine del dibattito in aula, il neoministro Mario Baccini «se ne discuterà nel prossimo congresso dell'Udc».
«Se c'è freddezza tra Follini e Berlusconi per il partito unico? Non vi so dire. Credo però che non si possa liquidare la questione solo con un titolo di giornale. E' una questione che va esaminata con attenzione». «Certo - aggiunge il ministro centrista - le vocazioni dell'Udc richiamano ad alcuni valori fondamentali che bisogna confrontare con le altre forze politiche per poi darsi un unico statuto e un'unica linea di comportamento. Ci sono tanti aspetti da esaminare e la sede più idonea per farlo è quella di un confronto congressuale».Ma il fatto che il premier abbia inserito il tema del partito unico nel suo discorso programmatico, vi vincola con il voto di oggi a realizzarlo? «Io so solo - risponde Baccini - che il premier ha fatto una proposta. E che come tale, noi la discuteremo».
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