ISOLE TREMITI (FOGGIA) - «Da sindaco e prosindaco del centrodestra non appoggerei mai la proposta fatta ieri dal vicepremier Giulio Tremonti sulla vendita delle spiagge, ma troverei soluzioni alternative e serie a lungo termine». Parla così il prosindaco delle Isole Tremiti, Nicandro Marinacci (Udc), che è anche sindaco da tre legislature di Sannicandro Garganico e vicepresidente del Parco nazionale del Gargano. Le Tremiti, composte dalla isole di San Domino, San Nicola, Caprara e dall'isolotto chiamato 'Cretacciò - spiega il prosindaco - vantano circa 12 miglia di litorale.
Per Marinacci, «ci sono e ci devono essere beni come le spiagge, i boschi e i siti di interesse comunitario, che devono essere inalienabili e che lo Stato può vendere solo se è alla bancarotta, e se non ha più idee per soluzioni alternative di indirizzo politico-programmatico da offrire al Parlamento, a cui spetta però la decisione finale».
«Noi politici - aggiunge - abbiamo l'obbligo morale e sostanziale di trovare alternative per rendere fruibili quei beni alle generazioni future e di lasciarli in condizioni migliori di come li abbiamo trovati».
Il prosindaco delle Tremiti, tuttavia, afferma che non ritiene giusto estrapolare la frase relativa alla vendita delle spiagge «da un contesto più ampio enunciato da Tremonti, allo scopo di enfatizzare la vicenda e di fare sciacallaggio». «Il vicepremier - annota Marinacci - è stato provocatorio e ha voluto stimolare le forze politiche per invitare a parlare della questione meridionale».
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