ROMA - Gli operatori balneari si dicono «molto interessati» all' ipotesi, avanzata questa sera in un' intervista al Tg5 dal vicepremier Giulio Tremonti, di vendita delle spiagge con concessioni di cento anni, ma chiedono che i prezzi tengano conto degli investimenti da loro fatti. A renderlo noto è Riccardo Borgo, neo presidente del Sib, il Sindacato Italiano Balneari che raggruppa circa diecimila imprese del settore.
«In linea di principio - ha spiegato Borgo - siamo disponibili a fare un ragionamento sulla vendita delle spiagge, o almeno di quelle occupate da strutture turistiche, ma non vogliamo che si dia il via a vendite all' asta. Questo ci preoccuperebbe molto. Abbiamo investito anni di vita e di lavoro e, se si tratta di trovare il giusto prezzo, noi siamo molto interessati».
Al momento gli operatori balneari godono di concessioni di sei anni che sono rinnovabili automaticamente per altri sei. «La condizione che poniamo - spiega ancora Borgo - è che si tenga conto del valore aggiunto che abbiamo portato: spesso abbiamo fatto investimenti anche di centinaia di milioni. Non vogliamo, insomma, che vi siano meccanismi che rischino di metterci fuori dal sistema, che privilegino il miglior offerente. Questo è un rischio che non vorremmo correre. Ma - conclude Borgo - più che fare degli slogan, l' importante per noi è sedersi intorno ad un tavolo e ragionare insieme».
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