
CITTA' DEL VATICANO -
(Nella foto il comignolo che segnalerà la fumata di elezione del nuovo Papa in Vaticano) Il conclave non fermerà la vita della città del Vaticano: gli uffici, la banca, la farmacia, il supermercato alimentare, la vendita di abbigliamento, tabacchi e elettronica, la posta e il distributore interno della benzina non prevedono giorni di chiusura a partire da lunedì, segno che nonostante la novità del trasporto dei cardinali dalla casa di Santa Marta alla cappella Sistina per le votazioni, le strade interne rimarranno aperte.
Sono tuttavia previste alcune limitazioni, in particolare proprio nella zona di Santa Marta: l'ingresso del Perugino, che da via Gregorio VII immette nella città del Vaticano passando a fianco della casa che ospita i porporati, rimarrà chiuso ad orari, in concomitanza con lo spostamento dei cardinali, che avverrà con dei pulmini sia alla mattina, che al pomeriggio, in occasione delle votazioni.
Una chiusura a «macchia di leopardo», che coinvolgerà anche il distributore di benzina interno, che si trova a poche decine di metri proprio dalla residenza dei porporati in conclave. E le strade, in particolare via delle Fondamenta, che da piazza Santa Marta porta verso i palazzi apostolici, e il cortile di San Damaso, da dove i cardinali raggiungeranno ogni volta la Cappella Sistina attraverso gli ascensori.
Anche sul versante italiano di Santa Marta, che si trova a ridosso delle mura di confine, sono stati presi degli accorgimenti per tutelare la privacy dei cardinali: il piccolo parcheggio che si trova proprio sotto le mura è stato recintato dai vigili urbani, per impedire che le auto possano sostare a partire da lunedì.
In effetti, i cardinali elettori, che già hanno iniziato ad arrivare a Santa Marta, dovrebbero essere già tutti nella casa per domenica sera, anche chi abita a poche centinaia di metri, sia dentro che fuori i confini della Città del Vaticano.
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