BARI - Anche la Puglia piange la perdita di Giovanni Paolo II e sono molte le iniziative organizzate per testimoniare il dolore dei pugliesi.
PREFETTURE - Durante il periodo di lutto nazionale dichiarato per tre giorni a partire da oggi, e in occasione dei funerali del Santo Padre, anche presso le prefetture pugliesi sono a disposizione registri per la raccolta delle firme dei cittadini che desiderano manifestare in forma diretta il proprio cordoglio. I registri saranno trasmessi ai vescovi delle rispettive Diocesi.
PARROCCHIE - Ricordando la benedizione che il Papa impartì il 26 febbraio del 1984 alla cappella dell'aeroporto di Bari, al termine della giornata di visita, monsignor Alberto D'Urso, parroco di Santa Croce a Bari, propone che il nuovo aeroporto internazionale del capoluogo pugliese, inaugurato il 31 marzo scorso, possa chiamarsi "Aeroporto Giovanni Paolo II". «Sarà questa - spiega D'Urso, una bella testimonianza legata, non solo a una bellissima giornata che ci ha donato, ma anche al suo desiderio di essere tra noi per concludere il Congresso Eucaristico nazionale che si terrà a Bari dal 21 al 29 maggio prossimi».
SPETTACOLO - Anche il mondo dello spettacolo è scosso dal dolore. Cambiamenti sono annunciati nel cartellone teatrale del Teatro pubblico pugliese. Oggi non andranno in scena al Teatro Curci di Barletta le due recite previste de "Il ritratto di Dorian Grey", il musical di e con Tato Russo. Ieri lo spettacolo è stato interrotto non appena è giunta la notizia del decesso del Santo Padre, data dal palcoscenico dal sindaco di Barletta.
E' slittato a domani, invece, lo spettacolo previsto a Mesagne, nel Teatro Comunale: "Fedra", per la regia di Francesco Tavassi, con Elisabetta Pozzi e la Compagnia delle Indie Occidentali. A Foggia, invece, al Teatro Giordano, andrà regolarmente in scena oggi "Il piacere dell'onestà", di Luigi Pirandello, con Giuseppe Pambieri e Lia Tanzi, regia di Lamberto Puggelli. Ma - precisa la nota del teatro pubblico pugliese - come in tutta Italia, secondo la circolare Agis, con luci spente nel foyer e sulla facciata del teatro e con luci basse in platea.
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