ROMA - Bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici; scuole invitate ad osservare un minuto di raccoglimento all'inizio della cerimonia funebre; eventuali iniziative da parte di associazioni di categoria, come quelle del commercio, con la chiusura momentanea degli esercizi in occasione delle esequie, serrande abbassate e vetrine listate a lutto; la modifica dei programmi televisivi nel giorno dei funerali. Queste le indicazioni di massima da rispettare con la dichiarazione da parte del governo italiano del lutto nazionale, proclamato in occasione della morte di Giovanni Paolo II per la durata di tre giorni a partire da domani, più il giorno delle esequie del Santo Padre.
Negli ultimi anni, il lutto nazionale è stato dichiarato in occasione della morte dei 19 militari italiani uccisi a Nassiriya l'11 novembre 2003 e per le vittime del terremoto in Molise del 31 ottobre 2002 (nel crollo della scuola a San Giuliano di Puglia persero la vita 29 persone, tra cui 26 bambini).
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